Night Flow

Ispirazione

Il divino talvolta si manifesta nell’imperfezione dell’uomo. La notte in cui le umane debolezze diventano eternità.

Ricordi indelebili

New York, 13 Luglio 1977, 21.34. Un temporale improvviso interrompe l’afosa estate americana. Due fulmini, colpiscono in rapida successione una centrale elettrica e, successivamente, una sezione della linea nell’area metropolitana. La partita che i Mets stanno giocando allo Shea Stadium viene sospesa, le stazioni televisive e radiofoniche si spengono, il parco di Flushing Meadows, nel mezzo del Queens, è completamente al buio. Tutto si disconnette in un ritmo continuo, sequenziale e si unisce ad un’oscurità fatale e comune. La notte che rivoluzionerà la musica è appena iniziata.

Nelle successive 25 ore l ’attività si paralizza a Manhattan e a Brooklyn, come ad Harlem dove, complice il buio, furti e violenza scoppiano ovunque. Il quartiere del Bronx diventa una grande area “free-shopping”: i negozi di elettronica le mete preferite per entrare finalmente in possesso dell‘ attrezzatura necessaria per fare musica, diventare maestro di cerimonie dei block party e suonare dannatamente bene. Ora ogni isolato ha la sua crew. Il buio di quella notte ha cambiato la storia della musica. Nasce il rap. 

Dalle note musicali alle note olfattive

Night Flow apre il proprio groove con accenti speziati di zafferano e pepe rosa LMR. La dolcezza del lampone chiude la rima in testa. La poetica delle note di cuore è affidata ai versi sensuali del gelsomino sambac in uno scratching sensoriale con le note carnali dell’osmanto e l’essenza gourmand di davana. La metrica delle note di fondo combina sacro e profano nell’accordo di ambra grigia e olio di patchouli LMR. L’accento cuoiato è l’extrabeat che esprime la base della fragranza: ritmo eterno.